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PARROT -- INTRODUZIONE
Ogni anno vengono spese cifre enormi per prevenire i danni, le perdite d’energia, tempo e produttività causate dal calcare. L’acqua dura è tale perché contiene soluti in quantità varie, ioni di calcio e di magnesio (sali duri). Il livello di durezza dell’acqua è misurato in ppm (parti per milioni) o in gradi di durezza (Francesi o Tedeschi). Quando l’acqua viene riscaldata i sali duri precipitano sotto forma di cristalli che si legano assieme depositandosi su superfci, tubazioni, resistenze, ecc, in forma solida. A titolo d’esempio della gravità del problema del calcare segnaliamo che, essendo i cristalli dei sali duri di calcio ottimi isolanti termici, essi riducono drasticamente i rendimenti degli utilizzatori. Da anni si è cercata pertanto una soluzione definitiva al problema, attraverso uno dei seguenti dispositivi:
- Sistemi a scambio ionico con resine
- Sistemi ad osmosi inversa
- Sistemi ad evaporazione
- Sistemi fisici di tipo magnetico
- Prodotti chimici
Ognuno degli apparati sopra descritti si è dimostrato capace di risolvere, totalmente o parzialmente, il problema del calcare, ma tutti hanno presentato effetti collaterali quali:
- Costi elevati d’impianto
- Costi elevati di gestione
- Scarso risultato
- Necessità di aggiungere prodotti chimici, correttivi inquinanti.
Alla fine degli anni ’80 è stato però scoperto un nuovo principio di funzionamento basato sulla risonanza variabile in funzione del quale è stato progettato e realizzato un apparato denominato PARROT, attraverso il quale è possibile ottenere un effetto anticalcare pressoché totale senza l’introduzione delle problematiche collaterali già accennate. |
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